Erano gli anni ’70 quando, a Milano, ebbi l’occasione di conoscere Arturo Schwarz Il grande interprete del movimento surrealista internazionale, oltre che gallerista e studioso di quell’arte che mi affascinava molto. Da lì iniziò il mio interesse verso il non reale che secondo me e per me esiste ancora sotto celate sembianze in certa contemporaneità artistica. Proprio così anche nella mia ricerca fotografica ed artistica quelle espressioni riaffiorano volutamente.